<p>La violenza, oggi, sembra dilagare senza una ragione apparente, dalle cronache familiari ai crimini nelle strade, fino al rischio di conflitti su larga scala. È sempre più urgente andare oltre la dicotomia tra psicosi e cattiveria, che ha dominato la spiegazione dei comportamenti violenti nella psichiatria classica. Molti di questi atti potrebbero trovare spiegazione in neurodivergenze non riconosciute, come ADHD o condizioni dello spettro autistico, che incontrano il trauma in un contesto sociale non accogliente e stigmatizzante.</p>
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<p>Quando queste neurodivergenze vengono ignorate o non trattate, il loro impatto viene amplificato da esperienze traumatiche e marginalizzazione. Questi fattori, intrecciati in un ambiente non accettante, possono creare una nuova categoria di *stati a rischio*, individui che non rispondono ai modelli classici di psicopatologia. Spesso, il disagio di queste persone non viene riconosciuto come un problema neurodivergente ma è ridotto a "devianza" o "cattiveria".</p>

Lo Psiconauta

Valerio Rosso

Ep. #690 - 🔪 OMICIDI E VIOLENZA Senza Senso? Spesso non si considera questo PROBLEMA IMPORTANTE….

OCT 5, 202418 MIN
Lo Psiconauta

Ep. #690 - 🔪 OMICIDI E VIOLENZA Senza Senso? Spesso non si considera questo PROBLEMA IMPORTANTE….

OCT 5, 202418 MIN

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<p>La violenza, oggi, sembra dilagare senza una ragione apparente, dalle cronache familiari ai crimini nelle strade, fino al rischio di conflitti su larga scala. È sempre più urgente andare oltre la dicotomia tra psicosi e cattiveria, che ha dominato la spiegazione dei comportamenti violenti nella psichiatria classica. Molti di questi atti potrebbero trovare spiegazione in neurodivergenze non riconosciute, come ADHD o condizioni dello spettro autistico, che incontrano il trauma in un contesto sociale non accogliente e stigmatizzante.</p> <p>⭐️ Scopri “psiq: Salute Mentale: Istruzioni per l’uso”, il nuovo libro del Dr. Valerio Rosso: https://bit.ly/psiqVR oppure anche https://www.psiq.it ⭐️</p> <p>Quando queste neurodivergenze vengono ignorate o non trattate, il loro impatto viene amplificato da esperienze traumatiche e marginalizzazione. Questi fattori, intrecciati in un ambiente non accettante, possono creare una nuova categoria di *stati a rischio*, individui che non rispondono ai modelli classici di psicopatologia. Spesso, il disagio di queste persone non viene riconosciuto come un problema neurodivergente ma è ridotto a "devianza" o "cattiveria".</p>