<p>Quando parti per un viaggio che ti trasformerà in maniera radicale, raramente porti con te molto e altrettanto raramente sai che quel viaggio cambierà la tua esistenza per sempre. Quando Alexandra van Oosterum si trasferisce in Nigeria porta con sé un libro che le permetterà di coltivare la pratica dello yoga anche lontano da casa. Questo libro diventa un ponte che, passando dall’Indonesia, la vedrà poi approdare sulla pedana del maestro Carlo Patrian e nella Rishikesh degli anni ’80, quella autentica di cui Alexandra ci regala una cartolina preziosa. In questo episodio abbiamo raccolto una testimonianza unica che rafforza la convinzione che lo yoga non sia lo spazio dell'ambizione e della competizione, ma dell'umiltà della condivisione e dell’ascolto, strumenti per realizzare l’unica rivoluzione possibile: quella interiore, che spesso porta a scegliere strade secondarie e a rallentare il passo.</p>

Yoga 21100

Manuela Stura,Stefania Cataldo

Alexandra Van Oosterum Yoga: un dono da condividere, una cartolina da Rishikesh, cambiare passo, cambiare prospettiva

MAY 29, 202266 MIN
Yoga 21100

Alexandra Van Oosterum Yoga: un dono da condividere, una cartolina da Rishikesh, cambiare passo, cambiare prospettiva

MAY 29, 202266 MIN

Description

<p>Quando parti per un viaggio che ti trasformerà in maniera radicale, raramente porti con te molto e altrettanto raramente sai che quel viaggio cambierà la tua esistenza per sempre. Quando Alexandra van Oosterum si trasferisce in Nigeria porta con sé un libro che le permetterà di coltivare la pratica dello yoga anche lontano da casa. Questo libro diventa un ponte che, passando dall’Indonesia, la vedrà poi approdare sulla pedana del maestro Carlo Patrian e nella Rishikesh degli anni ’80, quella autentica di cui Alexandra ci regala una cartolina preziosa. In questo episodio abbiamo raccolto una testimonianza unica che rafforza la convinzione che lo yoga non sia lo spazio dell'ambizione e della competizione, ma dell'umiltà della condivisione e dell’ascolto, strumenti per realizzare l’unica rivoluzione possibile: quella interiore, che spesso porta a scegliere strade secondarie e a rallentare il passo.</p>