<p>Con uno sguardo mi ha resa più bella,<br>
e io questa bellezza l’ho fatta mia.<br>
Felice, ho inghiottito una stella.<br>
<br>
Ho lasciato che mi immaginasse<br>
a somiglianza del mio riflesso<br>
nei suoi occhi. Io ballo, io ballo<br>
nel battito di ali improvvise.<br>
<br>
Il tavolo è tavolo, il vino è vino<br>
nel bicchiere che è un bicchiere<br>
e sta lì dritto sul tavolo.<br>
Io invece sono immaginaria,<br>
incredibilmente immaginaria,<br>
immaginaria fino al midollo.<br>
<br>
Gli parlo di tutto ciò che vuole:<br>
delle formiche morenti d’amore<br>
sotto la costellazione del soffione.<br>
Gli giuro che una rosa bianca,<br>
se viene spruzzata di vino, canta.<br>
<br>
Mi metto a ridere, inclino il capo<br>
con prudenza, come per controllare<br>
un’invenzione. E ballo, ballo<br>
nella pelle stupita, nell’abbraccio<br>
che mi crea.<br>
<br>
Eva dalla costola, Venere dall’onda,<br>
Minerva dalla testa di Giove<br>
erano più reali.<br>
Quando lui non mi guarda,<br>
cerco la mia immagine<br>
sul muro. E vedo solo<br>
un chiodo, senza il quadro.</p>

Save Poetry, Read a Poem

Carlotta Cimenti

Accanto a un bicchiere di vino - Wisława Szymborska

JUL 7, 20201 MIN
Save Poetry, Read a Poem

Accanto a un bicchiere di vino - Wisława Szymborska

JUL 7, 20201 MIN

Description

<p>Con uno sguardo mi ha resa più bella,<br> e io questa bellezza l’ho fatta mia.<br> Felice, ho inghiottito una stella.<br> <br> Ho lasciato che mi immaginasse<br> a somiglianza del mio riflesso<br> nei suoi occhi. Io ballo, io ballo<br> nel battito di ali improvvise.<br> <br> Il tavolo è tavolo, il vino è vino<br> nel bicchiere che è un bicchiere<br> e sta lì dritto sul tavolo.<br> Io invece sono immaginaria,<br> incredibilmente immaginaria,<br> immaginaria fino al midollo.<br> <br> Gli parlo di tutto ciò che vuole:<br> delle formiche morenti d’amore<br> sotto la costellazione del soffione.<br> Gli giuro che una rosa bianca,<br> se viene spruzzata di vino, canta.<br> <br> Mi metto a ridere, inclino il capo<br> con prudenza, come per controllare<br> un’invenzione. E ballo, ballo<br> nella pelle stupita, nell’abbraccio<br> che mi crea.<br> <br> Eva dalla costola, Venere dall’onda,<br> Minerva dalla testa di Giove<br> erano più reali.<br> Quando lui non mi guarda,<br> cerco la mia immagine<br> sul muro. E vedo solo<br> un chiodo, senza il quadro.</p>