<p><strong>POESIA INEDITA - "OR CHE TUTTO PIÙ NON È"</strong></p>
<p>Or che il mio sentir più non è superbo, s’angoscia l’anima se riaffiorano vive emozioni di un atavico incoerente passato.</p>
<p>Incredulo l’orecchio accoglie ancora la voce dell’amato risuonante come eco nella valle pria intensa, poi più fievole e lontana , sempre più lontana fino a cessar.</p>
<p>Lo sguardo abbassavo per ricusare il di lui sguardo che accarezzava la mia composta figura e la leggiadria delle morbide fattezze.</p>
<p>Sollecitata da profonda emozione, s’irrorava la fronte di puro sudore che a rivoli scendeva a bagnare gli occhi e le gote.</p>
<p>Incontrollate tremavano le mani e le ginocchia pur se, immobili, i piedi parevan cementati nel selciato.</p>
<p>Puranco il cuor pulsava con insolito pulsar è più non rallentava il battito.</p>
<p>Poi.. come l’onda, pria lambisce lo scoglio e poscia ritira se stessa nei suoi gorghi e l’albero più non ondeggia se l’impeto del vento rallenta e poi tace, così, un frugale bacio, sollecitato da tangibili emozioni, sigillò l’attimo ed il destino una storia.</p>