La passione, il dono, la virtù nelle canzoni di Fabrizio De André
Jamin-a. Le figure femminili nelle canzoni di Fabrizio De André.
JAN 9, 20232 MIN
Jamin-a. Le figure femminili nelle canzoni di Fabrizio De André.
JAN 9, 20232 MIN
Description
<p>Conoscere e riconoscersi nei testi di Fabrizio De Andrè in età evolutiva è facile.</p>
<p>I racconti della trasgressione, le parole che nessuno oserebbe cantare pronunciate con una naturalezza a tratti spiazzante è tutto ciò che serve ad un adolescente per poter dipingersi con i colori della normalità, quella che fa sentire tutti uniti e vicini, coalizzati nei confronti di quel mondo che tanto sembra avverso, soprattutto in tenera età.</p>
<p>Sono ascolti che ti regalano una tregua da una lotta che tutti combattiamo, una speranza che ti fa respirare, chiudere gli occhi e immaginare. </p>
<p>Quello che si evince dal primo e veloce ascolto di Jamin-a è questo: la speranza di una tregua. Le urla e i suoni del mercato del pesce di Genova sono la cornice che accoglie la “<em>sultana delle bagasce</em>”.</p>
<p>Sono parole che vanno via in fretta, termini che si rincorrono quasi a voler trovare l’aggettivo che meglio descrive la personalità della donna.</p>
<p>“<em>Lingua infuocata, lupa di pelle scura, morso di carne soda</em>”. </p>
<p>Ma torniamo a Genova, vicino al porto che vede partenze e immagina ritorni. Parliamo di quel mare che “porta via la via” e insieme ad essa la speranza del futuro. Se cambiamo angolazione e ci spostiamo verso un’ottica nuova, riusciamo ad immaginare Jamin-a come quell’atto di fede praticato per contrastare una vita di rischi, pericoli e precarietà. L’immagine della donna, desiderio ardente e comune, è quindi la compagna di un viaggio che ogni marinaio spera di incontrare. </p>
<p>Una descrizione di anime tenute insieme dalla speranza, dalla passione e dal desiderio e Jamin-a, in alto, al di sopra di sogni e di ogni immaginazione perversa mentre gode di quei termini che parlano di una personalità erotica e perfetta.</p>
<p>E’ lo stesso De Andrè a fare luce sulla questione e mettere le cose in chiaro, riferendosi al brano così:</p>
<p><em>“Jamin-a è un’amica algerina. Tutti quanti ma soprattutto la stampa più retriva ha detto che era una prostituta ed invece è una splendida compagna di viaggio. Ce ne fossero di Jamin-e! Voglio dire: è una bocca di Rosa vista attraverso un’esperienza personale ed è forse l’unica canzone erotica del mio repertorio.</em>”</p>
<p>A Genova c’è un detto popolare che, tradotto, recita così: “<em>Cara moglie, passato il ponte di Portofino torno libero e scapolo</em>”.</p>
<p>Il vero senso della canzone credo possa racchiudersi tutto qui.</p>
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<p>L'AUTRICE / Lucia Lamboglia: <a href="https://instagram.com/lucia.lamboglia" rel="ugc noopener noreferrer" target="_blank">https://instagram.com/lucia.lamboglia</a></p>
<p>LA NARRATRICE / Talìa Donato: <a href="https://www.instagram.com/taliadonato/" rel="ugc noopener noreferrer" target="_blank">https://www.instagram.com/taliadonato/</a></p>
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<p>Bibliografia: <a href="https://deand.re/to/#6hYcsFa" rel="ugc noopener noreferrer" target="_blank">https://deand.re/to/#6hYcsFa</a></p>