<p>La perdita della propria vita creativa è il lutto di ciò che sei stato,</p><p>Di ciò che una volta eri capace di fare e ora non più.</p><p>E’ un piatto che ti hanno fatto assaggiare, e non ti hanno più servito.</p><p>E’ il ricordo, vago e sbiadito, del tuo piatto preferito, di cui non ricordi perfettamente il sapore e ogni tanto senti il profumo, ma che nonostante i tentativi non riesci più a ritrovare.</p><p>Una zuppa che una volta calda, ora ti è servita fredda.</p><p><br></p><p>Ma come si recupera la propria creatività?</p><p>O, si può recuperare qualcosa che vive e muore dentro di te?</p><p>Perché se è dentro di te, l’hai mai davvero persa?</p><p>Forse è perdere qualcosa in casa, quindi da ritrovare è possibile,</p><p>perché chiusa dentro quattro mura, è ancora nei paraggi.</p><p>Coperta da una pila di vestiti, o dal rumore.</p><p><br></p><p>La creatività è anche libertà, </p><p>Non ci sono schemi,</p><p>Non ci sono regole,</p><p>Non ci sono frecce ad illuminarti il percorso.</p><p>Ce la si cava senza indicazioni, ed è per i coraggiosi.</p><p><br></p><p>In questo episodio condivido come sto cercando di recuperare la mia creatività (un mondo che inventa) che non sempre riesce a sopravvivere tra fretta, doveri, responsabilità e vita quotidiana (un mondo che ripete).</p>