Venezia ritrova le Star. Da Chiara Francini a Pilar Fogliati, in sala la commedia della coppia
<p>Cominciamo dalla <strong>Mostra del Cinema di Venezia</strong>, apertasi questa settimana. Facciamo il punto sulle proiezioni di questi primi giorni con <em><strong>Alessandra De Luca</strong>, firma di Ciak e Avvenire.</em></p><p><strong>"Coppia aperta, quasi spalancata"</strong>, tratto dalla celebre opera teatrale di <em><strong>Dario Fo </strong></em>e<em><strong> Franca Rame</strong>,</em> è il film che ha aperto le <strong>Giornate degli Autori a Venezia</strong>. Ce ne parla <em><strong>Chiara Francini</strong>, protagonista e produttrice della pellicola.</em></p><p>A seguire, <strong><em>Simone Massi</em></strong> presenta <strong>"Invelle"</strong>, il suo primo lungometraggio animato, composto da quarantamila fotogrammi disegnati a mano uno per uno.</p><p><strong><em>Pilar Fogliati</em></strong> ci racconta, invece, <strong>"Finché notte non ci separi"</strong> di <em><strong>Riccardo Antonaroli</strong>,</em> una commedia romantica che accompagna gli spettatori attraverso la notte romana, con profondità, introspezione e, soprattutto, divertimento. </p><p>Con il nostro <strong><em>Boris Sollazzo</em></strong> commentiamo poi altre due uscite in sala: <strong>"Paradise Is Burning"</strong> di <strong><em>Mika Gustafson</em></strong> e <strong>"Touch"</strong> di <strong><em>Baltasar Kormákur.</em></strong></p><p>Infine, torna al cinema in versione restaurata <strong>"Nightmare - Dal profondo della notte"</strong> di <em><strong>Wes Craven</strong>,</em> a quarant'anni dalla prima uscita. Ne parliamo con il <em>critico cinematografico <strong>Pier Maria Bocchi.</strong></em></p>