<p>La casa pu&ograve; essere un tetto, una persona o un ricordo. Pu&ograve; essere quattro mura o mille chilometri, un indirizzo o un abbraccio. C&#39;&egrave; chi la perde, chi la cambia ogni anno, chi la porta dentro. Dalle abitazioni transitorie dei nomadi digitali alle ville da svariati milioni di euro, fino alle microcase gabbia, l&#39;idea di &quot;casa&quot; racconta chi siamo e cosa cerchiamo. &Egrave; un bisogno di sicurezza (dice Maslow), ma anche di amore (dice la coscienza). E allora - tra le case che hanno fatto la storia dell&#39;horror e il feticismo per l&#39;ordine di <strong><em>Marie Kondo</em></strong> - ci chiediamo con <em><strong>Gianluca Torre</strong>, agente immobiliare e protagonista di &quot;Casa a prima vista&quot; su Real Time,</em> se casa sia un luogo oppure solo una sensazione di essere finalmente al proprio posto.</p>