
Marie Madeleine d’Aubray è una delle primissime serial killer francesi di cui si abbiano notizie certe. Nonostante il numero accertato delle sue vittime sia basso, tre, è comunque considerabile un’assassina seriale. Probabilmente la spinta era mista: in parte dovuta al desiderio di denaro e al bisogno di affrancarsi dal biasimo paterno, ma, se fosse vero che mieté vittime anche negli ospedali, non si potrebbe escludere una componente sadica. Vero è che fu una serial killer organizzata perché senza le lettere conservate da Saint Croix e fortunosamente ritrovate probabilmente non sarebbe mai stata scoperta.
La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi.
Per questo episodio non siamo riusciti a trovare delle belle immagini. Questo dipinto che alcuni articoli sul web usano per rappresentare Marie-Madeleine ritrae invece Anna Caffarelli Minuttiba. E anche di quest’altro ritratto non siamo riusciti a trovare una garanzia affidabile che si trattasse proprio della nostra avvelenatrice.
Abbiamo dunque fatto un collage di alcune illustrazioni di epoca molto più tarda.



Robin Hood è sempre stato un personaggio affascinante: coraggioso, generoso, sempre pronto a ergersi a favore dei deboli e contro il potere centrale opprimente e ingiusto. Ancora oggi Robin esercita un certo ascendente nell’immaginario collettivo perché i suoi valori sono senza tempo e, del resto, viviamo anche noi in un mondo pieno di ingiustizie. Eppure, se anche ci sono stati uomini che hanno contribuito a crearne la leggenda erano, probabilmente, briganti o uomini che scelsero la fazione realista (contraria alle Disposizioni di Oxford) invece di quella dei Baroni più favorevoli a un maggior contenimento dei poteri reali. Tanto che ci si chiede se la retrodatazione delle avventure di Robin Hood alla Prima Guerra dei Baroni con lui schierato contro Giovanni non abbia voluto conferirgli un’aura storica di uomo che si pone dal lato giusto della Storia. Come che sia a noi piace immaginare che in un qualche momento storico un Robin Hood o Hoyde abbia scelto di schierarsi, per una volta, dalla parte dei deboli e degli ultimi.
Devo però segnalare un’errata corrige grande come una casa: per metà podcast ho usato la parola “iconografia” senza rendermi conto che parlavo di testi e non di quadri, mi scuso per la mia improvvisa idiozia.
La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi.
Ebbene sì, questa volta non siamo riusciti a trovare nessuna immagine decente attinente a Robin Hood sotto licenza aperta, quindi abbiamo chiesto a ChatGPT di generarcene una prendendo spunto dalle ballate medievali.




Giovanna di Castiglia nacque in una famiglia dove il potere non apparteneva solo agli uomini (basti pensare alla madre Isabella o alla sorella Caterina che tanto a lungo lottò contro il marito Enrico VIII) e per matrimonio divenne parte di una famiglia altrettanto prolifica in questo senso (la cognata Margherita governò i Paesi Bassi) eppure non ebbe lo stesso destino. Che fosse per carattere o per i molti ostacoli che la vita le buttò innanzi, Giovanna fu per gran parte della vita adulta in balia del volere e delle mene altrui. Tutti gli uomini importanti della sua vita, a partire dal padre Ferdinando, non esitarono a manipolarla per ottenere i propri scopi. Il risultato fu che Giovanna visse una vita per molti versi infelice, vittima del potere ben oltre l’arco temporale della propria esistenza perché anche oggi non ci si ricorda di lei per essere stata Regina di Castiglia, Aragona e consorte dell’Imperatore, ma per la sua supposta follia che, dopo quasi cinquecento anni, rimane la sola cosa per cui viene dai più ricordata.
La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi.



La Congiura dei Pazzi segnò un cambio di passo nella gestione politica di Firenze. Lorenzo de’ Medici era e restò un politico illuminato e rinascimentale, ma adottò uno stile di governo più accentratore mettendo nelle posizioni più importanti persone a lui fidate. La perdita del fratello Giuliano fu di certo un grave lutto a livello personale, non v’è ragione di dubitare della sincerità del loro legame, ma ebbe il suo peso anche a livello governativo perché con la morte del fratello Lorenzo perse un fine politico e un abile diplomatico. I Pazzi, dal canto loro, anche al ritorno a Firenze patirono un ostracismo politico che impedì loro di tornare al livello di potere che avevano prima; un potere che, invece, finì tutto nella mani della famiglia Medici.
La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi.



Puntata anomala con al microfono Davide al posto di Anna Lisa.
Tamara, superando le spinte disgregatrici dei nobili, condusse il Paese all’apice del suo prestigio, distinguendosi per la sua saggezza, leadership e visione strategica. Sotto il suo regno la Georgia divenne un faro di cultura, arte e potere politico nella regione.
Ancora oggi Tamara rimane uno dei personaggi più amati dai georgiani, scivolando a volte dalla storia alla mitologia.
Non perdete la raccolta di papere (episodi 65-80) dopo i titoli di coda!

La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi.




