Gocce di Storia
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Anna Lisa Manotti

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Il podcast amatoriale di storia

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Marie-Madeleine d’Aubray
NOV 22, 2025
Marie-Madeleine d’Aubray
La dispensatrice d’arsenico Marie Madeleine d’Aubray è una delle primissime serial killer francesi di cui si abbiano notizie certe. Nonostante il numero accertato delle sue vittime sia basso, tre, è comunque considerabile un’assassina seriale. Probabilmente la spinta era mista: in parte dovuta al desiderio di denaro e al bisogno di affrancarsi dal biasimo paterno, ma, se fosse vero che mieté vittime anche negli ospedali, non si potrebbe escludere una componente sadica. Vero è che fu una serial killer organizzata perché senza le lettere conservate da Saint Croix e fortunosamente ritrovate probabilmente non sarebbe mai stata scoperta. Fonti bibliografiche “Assassine” di C. Tani, Mondadori, 1999 Enciclopedia Britannica Musiche usate per la puntata “Le Bourgeois Gentilhomme – Ouverture” di Jean-Baptiste Lully interpretato da Advent Chamber Orchestra (fonte: Wikimedia Commons). Lully era quasi perfettamente contemporaneo di Marie-Madeleine. Sigla di chiusura: “Susan” di Vvsmusic. Fonte: Jamendo. La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi. Immagine di copertina Per questo episodio non siamo riusciti a trovare delle belle immagini. Questo dipinto che alcuni articoli sul web usano per rappresentare Marie-Madeleine ritrae  invece Anna Caffarelli Minuttiba. E anche di quest’altro ritratto non siamo riusciti a trovare una garanzia affidabile che si trattasse proprio della nostra avvelenatrice. Abbiamo dunque fatto un collage di alcune illustrazioni di epoca molto più tarda. Edmond Coppin – Madame de Brinvilliers avvelena i pazienti in ospedale. XIX secolo. Fonte: wikimedia commons. La marchesa de Brinvilliers avvelena suo padre. Autore sconosciuto. XX secolo. Fonte: wikimedia commons.
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45 MIN
Robin Hood
SEP 30, 2025
Robin Hood
Un giustiziere ante-litteram Robin Hood è sempre stato un personaggio affascinante: coraggioso, generoso, sempre pronto a ergersi a favore dei deboli e contro il potere centrale opprimente e ingiusto. Ancora oggi Robin esercita un certo ascendente nell’immaginario collettivo perché i suoi valori sono senza tempo e, del resto, viviamo anche noi in un mondo pieno di ingiustizie. Eppure, se anche ci sono stati uomini che hanno contribuito a crearne la leggenda erano, probabilmente, briganti o uomini che scelsero la fazione realista (contraria alle Disposizioni di Oxford) invece di quella dei Baroni più favorevoli a un maggior contenimento dei poteri reali. Tanto che ci si chiede se la retrodatazione delle avventure di Robin Hood alla Prima Guerra dei Baroni con lui schierato contro Giovanni non abbia voluto conferirgli un’aura storica di uomo che si pone dal lato giusto della Storia. Come che sia a noi piace immaginare che in un qualche momento storico un Robin Hood o Hoyde abbia scelto di schierarsi, per una volta, dalla parte dei deboli e degli ultimi. Devo però segnalare un’errata corrige grande come una casa: per metà podcast ho usato la parola “iconografia” senza rendermi conto che parlavo di testi e non di quadri, mi scuso per la mia improvvisa idiozia. Fonti bibliografiche “Robin Hood: The English Outlaw Unmasked” di D. Baldwin, ed. Amberley, 2012. Il sito web boldoutlaw.com Musiche usate per la puntata “Whistle Stop” di Roger Miller, dalla colonna sonora del film di animazione Disney “Robin Hood” (1973). “Dire News” dall’album “Aeon” di Celestial Aeon Project. Sigla di chiusura: “Susan” di Vvsmusic. Fonte: Jamendo. La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi. Immagine di copertina Ebbene sì, questa volta non siamo riusciti a trovare nessuna immagine decente attinente a Robin Hood sotto licenza aperta, quindi abbiamo chiesto a ChatGPT di generarcene una prendendo spunto dalle ballate medievali. Copertina dell’episodio 83 (generata da ChatGPT). Altre immagini Locandina del film “Robin Hood” con Douglas Fairbanks del 1922. Fonte: Wikipedia. “The passing of Robin Hood”, dipinto di N.C. Wyeth del 1917. Fonte: Wikimedia Commons.
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46 MIN
Giovanna di Castiglia (“La Pazza”)
JUN 28, 2025
Giovanna di Castiglia (“La Pazza”)
La vittima sacrificale del potere Giovanna di Castiglia nacque in una famiglia dove il potere non apparteneva solo agli uomini (basti pensare alla madre Isabella o alla sorella Caterina che tanto a lungo lottò contro il marito Enrico VIII) e per matrimonio divenne parte di una famiglia altrettanto prolifica in questo senso (la cognata Margherita governò i Paesi Bassi) eppure non ebbe lo stesso destino. Che fosse per carattere o per i molti ostacoli che la vita le buttò innanzi, Giovanna fu per gran parte della vita adulta in balia del volere e delle mene altrui. Tutti gli uomini importanti della sua vita, a partire dal padre Ferdinando, non esitarono a manipolarla per ottenere i propri scopi. Il risultato fu che Giovanna visse una vita per molti versi infelice, vittima del potere ben oltre l’arco temporale della propria esistenza perché anche oggi non ci si ricorda di lei per essere stata Regina di Castiglia, Aragona e consorte dell’Imperatore, ma per la sua supposta follia che, dopo quasi cinquecento anni, rimane la sola cosa per cui viene dai più ricordata. Fonti bibliografiche “Sisters Queens: Katherine of Aragon and Juana, Queen of Castille” di J. Fox ed. Wandamp, 2012 Musiche usate per la puntata Agnus Dei  dalla “Missa Praeter Rerum Seriem” di Cipriano de Rore (un contemporaneo di Giovanna) eseguito da The  Tudor Consort. Sigla di chiusura: “Susan” di Vvsmusic. Fonte: Jamendo. La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi. Immagine di copertina “Doña Juana “la Loca” (1877) di Francisco Pradilla y Ortiz. Rappresenta Giovanna mentre veglia sulle spoglie del marito Filippo. Museo del Prado. Fonte: Wikimedia commons. Altre immagini Giovanna ritratta daJuan de Flandes nel 1500 circa. Olio su pannello di quercia. Kunsthistorisches Museum (Vienna). Fonte: Wikimedia commons.
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40 MIN
La congiura dei Pazzi
MAY 28, 2025
La congiura dei Pazzi
Intrighi, tradimenti e potere nella Firenze rinascimentale La Congiura dei Pazzi segnò un cambio di passo nella gestione politica di Firenze. Lorenzo de’ Medici era e restò un politico illuminato e rinascimentale, ma adottò uno stile di governo più accentratore mettendo nelle posizioni più importanti persone a lui fidate. La perdita del fratello Giuliano fu di certo un grave lutto a livello personale, non v’è ragione di dubitare della sincerità del loro legame, ma ebbe il suo peso anche a livello governativo perché con la morte del fratello Lorenzo perse un fine politico e un abile diplomatico. I Pazzi, dal canto loro, anche al ritorno a Firenze patirono un ostracismo politico che impedì loro di tornare al livello di potere che avevano prima; un potere che, invece, finì tutto nella mani della famiglia Medici. Fonti bibliografiche “Lorenzo de’ Medici, una vita da Magnifico” di G. Busi, Mondadori 2017 Musiche usate per la puntata “Se la face ay pale” di Guillaume Dufay, eseguito dal Medieval Ensemble Asteria (http://asteriamusica.com). Dufay, pur essendo francese, dedicò diverse composizioni a Ferrara e a Firenze. Fonte: Wikimedia commons. Sigla di chiusura: “Susan” di Vvsmusic. Fonte: Jamendo. La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi. Immagine di copertina Cesare Mussini – Decisione della congiura dei Pazzi (1861 circa). Soffitto di una sala della palazzina della Meridiana a Palazzo Pitti. Descrizione dal sito ufficiale:“Il soggetto di questa sala è tratto dalla tragedia La congiura dei Pazzi di Vittorio Alfieri, che narra il celebre episodio di storia fiorentina. La composizione replica un quadro realizzato dallo stesso Cesare Mussini nel 1835, ma esposto a Firenze alla Prima Esposizione Italiana del 1861. Raimondo de’ Pazzi, deciso a contrastare lo strapotere dei Medici che dominano Firenze, prende commiato dalla moglie Bianca de’ Medici, la quale però presagisce l’epilogo tragico della sua missione. Raimondo infatti si recherà nel duomo di Santa Maria del Fiore, dove ucciderà Giuliano de’ Medici, ma morirà lui stesso per una ferita. La scena è incorniciata da fregi con putti che sorreggono lo stemma mediceo e quello dei Pazzi e i medaglioni coi ritratti di Lorenzo il Magnifico, fratello di Giuliano, e papa Sisto IV.“.Fonte: Wikimedia commons. Altre immagini Lorenzo de’ Medici nell’affresco di Domenico Ghirlandaio “Conferma della regola”, dipinto fra il 1483 e il 1485. Cappella Sassetti nella basilica di Santa Trinita a Firenze. Fonte: Wikimedia Commons.
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36 MIN
Tamara di Georgia
MAR 23, 2025
Tamara di Georgia
La vita della prima e più amata sovrana della Georgia, “re dei re e regina delle regine”. Puntata anomala con al microfono Davide al posto di Anna Lisa. Tamara, superando le spinte disgregatrici dei nobili, condusse il Paese all’apice del suo prestigio, distinguendosi per la sua saggezza, leadership e visione strategica. Sotto il suo regno la Georgia divenne un faro di cultura, arte e potere politico nella regione. Ancora oggi Tamara rimane uno dei personaggi più amati dai georgiani, scivolando a volte dalla storia alla mitologia. Non perdete la raccolta di papere (episodi 65-80) dopo i titoli di coda! Fonti bibliografiche “Edge of Empires – a history of Georgia” di Donald Rayfield, Reaktion Books, 2012. “Queen Tamar: her significance” di Sargis Kakabadze (trascrizione di una lezione del 1912; originale georgiano in pubblico dominio, traduzione di Michael P. Willis del 2017 autopubblicata su Amazon Kindle Store). “The lioness of the Caucasus” di Filippo Donvito (articolo su JStor). Musiche usate per la puntata “Lile” (canto rituale della regione dello Svaneti) eseguito dall’Anchiskhati Church choir and folk group “Dzveli Kiloebi”. Pubblicato su youtube con licenza creative commons. Sigla di chiusura: “Susan” di Vvsmusic. Fonte: Jamendo. Musica di sottofondo per “papere di storia” dopo i titoli di coda: “Hyperfun” di Kevin MacLeod (incompetech.com); licenza Creative Commons: By Attribution 3.0 La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi. Immagine di copertina Affresco al monastero di Betania, a poca distanza da Tbilisi (autore sconosciuto).Da sinistra a destra: Giorgi Lasha, Tamara e Giorgi III. Fonte: Wikimedia Commons. Altre immagini Affresco nella chiesa del monastero rupestre di Vardzia: Tamara (con in mano un modello della chiesa) e Giorgi III.Fonte: Wikimedia Commons (foto di Stefano Bolognini). Affresco di Tamara nel monastero di Bertubani, al confine con l’Azerbaijan (dipinto fra il 1212 e il 1213). Fonte: Wikimedia Commons. Illustrazione dell’artista ungherese Mihály Zichy per il poema epico di Shota Rustaveli “Il cavaliere nella pelle di leopardo”. Edizione del 1888. Mostra il poeta mentre presenta a Tamara il suo lavoro. Fonte: Wikimedia Commons. La regione del Caucaso alla fine del 1213, alla morte di Tamara. Fonte: Wikimedia Commons.(La cartina originale era in tedesco, si vede da alcuni nomi che non sono stati tradotti in inglese).
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43 MIN